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Sai come avviene la certificazione per i profumi cruelty free?

profumi cruelty free e tutti i prodotti cosmetici hanno una certificazione ottenuta dall’azienda produttrice. La certificazione Cruelty Free è originata dall’accordo tra ICEA (Istituto per la Certificazione Etica Ambientale) e LAV (Lega Anti Vivisezione). L’azienda non effettua o commissiona test sugli animali. Non può utilizzare ingredienti o materie prime acquistati da aziende che eseguono tali test.

Profumi cruelty free: il procedimento di certificazione

La richiesta di certificazione dipende da un principale specifico requisito: la data FCOD (Fixed Cut-Off Date). A partire dalla data designata, l’azienda dichiara che i prodotti e gli ingredienti non saranno testati sugli animali. Rimane a carico dell’azienda il compito di contattare i fabbricanti per verificare che le forniture siano conformi a quanto dichiarato, dalla data FCOD. Se la domanda viene accettata, l’ente di certificazione provvede a fissare un’ispezione entro il primo anno dalla richiesta. L’esito dell’ispezione viene comunicato alla Lega Anti Vivisezione. È prevista una sorveglianza annuale dell’azienda, con ispezioni di verifica delle condizioni di conformità ai requisiti previsti per la certificazione.

Dove reperire i nominativi delle aziende certificate

Acquistare cosmetici e profumi cruelty free comporta l’impegno di una ricerca dei nominativi delle aziende certificate. È possibile in questo modo fare una lista aggiornabile dei marchi preferiti, a seconda dei propri criteri di valutazione. Le informazioni sono reperibili online, ad esempio il sito web della Lega Anti Vivisezione pubblica i nominativi delle aziende cruelty free. Tra le aziende in elenco sono indicate: Alkemilla certificata nell’anno 2004 e Dr. Taffi certificata nell’anno 2005.

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